Pinterest è il fratello “sfigato” dei Social Media, quello che non ha mai avuto i titoloni sensazionali che abbiamo letto per TikTok, ClubHouse o Snapchat (a proposito, ve lo ricordate Snapchat?). Nessuno ha detto che avrebbe ucciso Facebook, nessuno che avrebbe cambiato il mondo dei social per sempre; al massimo qualcuno aveva preannunciato la sua fine. Eppure dopo 10 anni Pinterest è ancora lì, cresce costantemente (ha anche superato Snapchat) e vanta dei numeri che fanno impallidire tutti gli altri social network, soprattutto quando si parla di vendere online.
Come funziona Pinterest e chi lo usa
Pinterest è un social network fortemente visuale che si basa sul concetto di bacheca in cui collezionare immagini o video che ci ispirano. Ad esempio chi sta organizzando un viaggio può utilizzarlo per creare bacheche con le immagini dei luoghi da visitare. Ogni immagine che viene inserita in una bacheca può essere a sua volta salvata in altre bacheche da altri utenti ed essere condivisa.
Ogni contenuto può essere accompagnato da una descrizione, da alcuni hashtag e da un link.
Quando entriamo nella nostra home Pinterest ci propone una selezione di immagini che potrebbero piacerci in base ai nostri interessi. Come per gli altri social un algoritmo sceglie dei contenuti che potremmo gradire, ma a differenza degli altri social viene dato maggiore peso a quello che ci piace. Questo vuol dire che il feed non sarà intasato da contenuti “più nuovi”, quelli di tendenza per intenderci. Anche i post sponsorizzati sono integrati perfettamente nel feed ed è davvero difficile distinguerli da quelli organici.
Al momento Pinterest conta circa 460 milioni di iscritti, di cui il 60% sono donne. Parlando di età, il 70% degli utenti è tra i 24 ed i 55 anni, ma la Generazione Z è quella che sta crescendo più in fretta. Per le aziende però il dato più interessante è che gli utenti di Pinterest non lo usano per socializzare o per intrattenimento, ma perché sono alla ricerca di un prodotto (o servizio).
l’85% degli utenti usa Pinterest per informarsi sui prodotti e prendere decisioni di acquisto, sia online che offline.
In Pinterest si cerca ispirazione prima di finalizzare un intento di acquisto. In pratica le persone che usano questa piattaforma potrebbero già essere in uno stadio avanzato del funnel di vendita. Un’ottima notizia per le aziende che vogliono vendere online!
Potenzialità e confronti con altri Social
All’inizio dell’articolo abbiamo detto che i numeri di Pinterest fanno impallidire gli altri social network, ma in che senso?
- Pinterest genera il 33% del traffico in più rispetto a Facebook, il 71% rispetto a Snapchat ed il 200% rispetto a Twitter
- Le pubblicità hanno un tasso di conversione 4 volte più alto rispetto ad altri social
Ma i vantaggi di Pinterest non si fermano qui!
Meno competizione
Ormai sappiamo che la visibilità dei post di un’azienda su Facebook è estremamente limitata. In media si raggiunge solo il 2% dei follower di una pagina. Su Pinterest ci sono meno iscritti e questo ovviamente diminuisce il numero dei competitor.
Ma non è solo una questione numerica, Pinterest funziona con una logica diversa. I contenuti non sono fatti per svanire nel nulla dopo poco tempo, sepolti dalla moltitudine di nuovi contenuti pubblicati. Le immagini in Pinterest sono fatte per essere salvate e rimanere nelle bacheche virtualmente per sempre. Pensate che mentre la vita media di un post su Facebook è di 90 minuti per un post su Pinterest ci aggiriamo intorno ai 3 mesi e mezzo.
Competizione più equa
L’algoritmo di Pinterest favorisce le parole chiave a coda lunga. Detto così probabilmente per voi non significa nulla, ma in pratica vuol dire che una piccola azienda può competere con i grandi marchi anche senza investire gli stessi budget.
Ogni immagine è accompagnata da una descrizione testuale che viene usata dall’algoritmo per indicizzare i contenuti.
Inoltre 9 ricerche su 10 sono unbranded, cioè gli utenti di Pinterest non cercano i marchi. È più facile che cerchino “vestito incrociato a fiori blu” piuttosto che “abito Gucci a fiori”.
Con delle belle foto e delle descrizioni ben fatte un piccolo atelier potrebbe anche superare Prada.
Pinterest è SEO friendly
L’ottimizzazione dei contenuti fatta all’interno della piattaforma si riflette anche sui motori di ricerca.
Non è raro infatti trovare tra i risultati di Google immagini pubblicate su Pinterest. Questo significa che il lavoro che facciamo potrebbe darci visibilità su 2 canali e migliorare il posizionamento del nostro sito. Tutto questo senza spendere un euro in pubblicità!
Infatti, come abbiamo spiegato già sul nostro blog, la SEO fa crescere costantemente il valore del sito.
Pinterest è amico del nostro sito
Generalmente tutti i social network cercano sistemi per far rimanere gli utenti all’interno della piattaforma. Anche in questo caso Pinterest la pensa diversamente. Ogni contenuto postato può essere corredato da un link che porta all’esterno, verso il vostro sito. Questo significa un incremento del traffico verso le vostre pagine e la possibilità di fare link building.
Strumenti di Pinterest per vendere online
Nel corso del tempo Pinterest ha sviluppato una serie di tool per venire incontro alle esigenze di chi vuole usare la piattaforma per il proprio business. Le aziende possono avvalersi un account business che da accesso a funzionalità più avanzate.
A differenza di altre piattaforme, che lanciano continuamente nuove funzioni di discutibile utilità, Pinterest si è focalizzata su pochi strumenti principali che vengono perfezionati con costanza. In questo modo, anche per chi deve lavorarci, si riduce il rischio di fare confusione ed è più facile specializzarsi. Inoltre si evita di sprecare tempo e budget per “inseguire” strumenti sempre nuovi che potrebbero sparire con la stessa velocità con cui sono apparsi.
Pubblicità
Le aziende che vogliono farsi pubblicità troveranno un terreno molto fertile e potranno ottenere buoni risultati senza dover investire un budget eccessivo. Secondo il report di Hootsuite il numero di persone raggiungibili dalla pubblicità via Pinterest è di circa 200 milioni nel mondo, 8 milioni solo in Italia, con un aumento del 20% in un anno (2019/2020) . Se vi sembrano numeri bassi, tenete presente che queste persone stanno effettivamente cercando un prodotto da comprare. Non per niente il ritorno delle pubblicità (ROAS) su Pinterest è di circa 2 dollari per ogni dollaro investito.
Gli utenti di Pinterest non percepiscono i post promozionali come intrusivi, ma al contrario questi contenuti sono incoraggiati.
Ovviamente chi volesse fare pubblicità può accedere ad una sezione apposita che offre le stesse le funzioni di targeting e configurazione che siamo abituati ad usare sui social più famosi, come ad esempio il retargeting, gli annunci dinamici ed i pubblici Look-a-like.
Vendere online
Pinterest ha sviluppato dei tool dedicati specificatamente alle vendite via web. Alcuni sono più tradizionali altri invece incorporano le più moderne tendenze tecnologiche.
Sono un esempio i Rich Pin, si tratta di post molto dettagliati associati a un prodotto, una ricetta o un articolo. Questi Pin permettono di descrivere in maniera specifica un prodotto e ne permettono una migliore indicizzazione sui motori di ricerca.
Un’ altra funzionalità molto utile per l’e-commerce è quella denominata Shop the Look. Assimilabile a Instagram Shopping, questa feature permette di taggare prodotti multipli all’interno di una foto o un video collegandoli al nostro sito. È molto utilizzata nel campo fashion, ma si presta bene anche per altri tipi di settori, dall’ interior design fino al beauty.
Lens funziona in maniera analoga e permette agli utenti di scoprire un prodotto partendo da una foto. Basta inquadrare con l’app di Pinterest un oggetto per scoprirne le caratteristiche ed eventualmente dove comprarlo.
Tanti brand stanno sfruttando la realtà aumentata rendere l’acquisto ancora più immersivo. Anche Pinterest ha sviluppato una funzione simile chiamata “AR Try on” che può essere applicata ad una lunga serie di prodotti.
Monitoraggio
Come è giusto che sia Pinterest ha pensato anche a un sistema di analisi delle performance e reportistica. Pinterest Analitycs ci permette di tenere sotto controllo tutto quello che accade sulla piattaforma. Grazie all’utilizzo di URL specifici possiamo anche collegare le nostre attività su Pinterest a quello che poi succede sul nostro sito. In questo modo anche tracciare le conversioni e capire come vendere online i nostri prodotti/servizi diventa molto pratico.
In un mondo in cui è difficile farsi spazio sui social network più famosi, Pinterest rappresenta un’isola felice in cui anche i piccoli brand possono farsi conoscere ed aumentare le chance di vendere online. Quindi, se avete una piccola impresa o attività, tenetelo in considerazione.
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