Come fare SEO per Youtube

Maggio 24, 2022

Non molti conoscono in modo approfondito le tecniche per fare SEO per Youtube ma di sicuro tutti hanno usato questa piattaforma almeno una volta nella vita. La maggior parte delle persone magari pensa che si tratta solo di un enorme contenitore di video di ogni genere, da quelli musicali ai tutorial di cucina. 

Ma oltre a questo, Youtube è il secondo motore di ricerca al mondo dopo Google e, proprio come Big G, è regolato da algoritmi “misteriosi” che decretano quale video comparirà prima nei risultati delle ricerche.

L’evoluzione di Youtube

Se fino a 10 anni fa era considerata una piattaforma per fini di intrattenimento, adesso YouTube è un colosso con più di 2 miliardi di utenti attivi ogni mese che lo usano per le motivazioni più varie.

Secondo un report di Google il 50% degli acquirenti americani consulta Youtube all’interno dei negozi per trovare informazioni su un prodotto poco prima di acquistarlo.

Questo è solo uno dei comportamenti che hanno fatto diventare Youtube un canale di marketing importantissimo. Infatti tante aziende lo hanno integrato, ormai da tempo, nelle loro strategie di marketing digitale.

Ma con più di 500 ore di video caricate ogni minuto non è per niente facile emergere. Soprattutto se la gestione del canale è amatoriale, le possibilità di ottenere buoni risultati sono bassissime.

Ecco perché chi vuole fare un uso professionale di questo strumento deve tenere d’occhio un gran numero di fattori per scalare il ranking di Youtube

La regola numero uno (che vale un po’ per tutto il marketing) è conoscere bene il target a cui ci si vuole rivolgere.
In pratica prima ancora di girare il primo video va capito chi lo guarderà e perché.

Google stesso ci dice che, tra le motivazioni per cui gli utenti usano la piattaforma, ci sono la voglia di imparare qualcosa di nuovo o quella di approfondire un interesse. Quindi non più solo puro intrattenimento.

Motivi d'uso piattaforma youtube


Quindi a meno che non facciate i comici o video di gattini (quelli vanno sempre forte), sarà meglio capire cosa vogliono le persone.
E soprattutto come lo cercano. 

Sì, stiamo proprio parlando di keyword di ricerca!

Ottimizzazione tecnica SEO per Youtube

Come abbiamo già detto Youtube è a tutti gli effetti un motore di ricerca e, esattamente come accade su Google, ci sono diversi accorgimenti tecnici che possono aiutare a posizionare un contenuto nei primi risultati.

Per chi mastica un po’ di SEO tante di queste cose non sono una scoperta. Ma chi invece non è del settore rimane stupito nell’accorgersi di quante siano le analogie.

Keyword

Speravate che su Youtube non si usassero? Vi ha detto male! 

Dovunque c’è una barra di ricerca c’è una keyword e quindi vi dovete premurare di scoprire quali siano quelle migliori da utilizzare.

Gli strumenti per fare queste analisi sono gli stessi che si usano per la SEO sui motori di ricerca

Quindi i cari e vecchi Semrush, Ubersuggest, Ahrefs. Ma anche una semplicissima ricerca sulla barra di Youtube può darvi ottimi suggerimenti sulle chiavi usate dagli utenti. 
Il discorso su quali siano le keyword migliori da usare è piuttosto lungo e complesso. Dipende da moltissimi fattori come:

  • quali obiettivi avete
  • chi sono i vostri competitors
  • quanta competizione c’è per quella chiave di ricerca

Insomma, anche se vi svegliate particolarmente ispirati, prima di registrare un video vi conviene fare qualche ricerca sulle keyword.
In base ad esse stilerete la vostra Content Strategy, non il contrario.

Titoli

Assieme all’immagine di copertina, il titolo è la cosa più importante per catturare l’attenzione degli utenti.
Ma soprattutto è fondamentale per far capire a Youtube l’argomento trattato nel video (assieme ad altri parametri tipo la descrizione o i tag).

Tenete ben presente che nella SEO per i testi il crawler di Google legge tutto l’articolo per determinarne il contenuto. 
Nella SEO per Youtube invece la piattaforma non ha modo di capire l’argomento del video e siete voi a doverlo esplicitare.
Ecco perché diventa fondamentale curare al meglio le poche parti testuali disponibili.

Secondo uno studio di Semrush i titoli che funzionano meglio hanno una lunghezza di circa 8 parole. 

Con così poco spazio disponibile potrebbe essere difficile inserire la keyword prescelta, soprattutto se è lunga. In questi casi è meglio restare concisi sul titolo e sfruttare piuttosto la descrizione dove lo spazio di sicuro non manca.
Un’altra buona pratica è quella di utilizzare il titolo anche come nome del file che caricherete.

Descrizioni

Qui potete e dovete essere più prolissi e specificare in modo dettagliato il contenuto del video, soprattutto inserendo le keyword.
Usando questa accortezza si hanno molte più possibilità di piazzare il contenuto in una buona posizione.

Non c’è nessun bisogno di essere avari di parole in questo campo quindi cercate di dare il maggior numero di informazioni possibili agli utenti per far capire cosa devono aspettarsi.

Se il video è molto lungo potete anche inserire una sorta di scaletta per rendere più facile la visualizzazione. 

Tag

Come succede su molte altre piattaforme i tag sono etichette che permettono di “inserire” un contenuto in una determinata categoria. Questo vale anche quando fare SEO per Youtube.

Ricordatevi sempre che i tag non sono hashtag e quindi vanno inseriti solo quelli necessari, senza esagerare.
I tag dovrebbero essere:

  • connessi alle keyword prescelte
  • ordinati dal più specifico al più generico
  • non troppo numerosi (l’optimum sembra essere attorno a 13)
Link

Per un’azienda, un contenuto caricato su Youtube non è mai fine a se stesso ma è parte di una strategia fatta per condurre l’utente attraverso un funnel. Questo viaggio in genere termina con una qualche tipo di conversione, spesso un acquisto. 

Su Youtube i link giocano un ruolo importantissimo per guidare i potenziali clienti attraverso il customer journey, ecco perché è bene inserirli nella descrizione.

Il link può portare sia ad altri video, sia sul sito del brand. L’importante è non inserirne troppi ma piuttosto sceglierli bene, per mandare gli spettatori esattamente dove vogliamo.

Hashtag

Youtube stesso consiglia di utilizzare gli hashtag nelle descrizioni, ed effettivamente la maggior parte dei video che troviamo nelle prime posizioni li hanno. 

Ne potete mettere tantissimi (e c’è chi lo fa) ma sappiate che la piattaforma ne mostrerà solo 3 e che, se il loro numero supera i 15, li ignorerà tutti. Hashtaggate responsabilmente!

Timestamp e sottotitoli

L’utilità di queste 2 features per il posizionamento è ancora fonte di discussione tra Youtuber ed esperti. 

Timestamp per migliorare la seo su youtube


A nostro avviso qualunque opportunità di inserire e dare alla piattaforma informazioni testuali va sfruttata. Ci rifiutiamo di pensare che YouTube abbia creato questa possibilità e poi non prenda in considerazione chi la sfrutta.

Inoltre pensiamo che queste 2 funzionalità siano utili e gradite da molti utenti
Magari stiamo sconfinando nella user experience, ma d’altra parte lo scopo dell’ottimizzazione SEO per Youtube è proprio quello di fornire l’esperienza migliore possibile agli utenti.

Seo per Youtube “off-page” e Content Strategy

Al posizionamento dei video su YouTube concorrono anche dei parametri che sono esterni all’ottimizzazione tecnica e che non possiamo controllare al 100%. In pratica sono fattori legati all’esperienza degli utenti ed al gradimento dei video.

Si tratta di KPI importanti per Youtube, ma anche per noi, poiché ci indicano se siamo riusciti a cogliere davvero l’interesse del nostro target.

Numero di visualizzazioni

Questo parametro è piuttosto intuitivo. Un alto numero di visualizzazione è indice di alto gradimento, ed è qualcosa che interessa decisamente a Youtube.

Durata della visualizzazione

In questo modo la piattaforma misura la percentuale di video vista rispetto alla durata totale dello stesso.
Naturalmente per Youtube è importante trattenere gli utenti connessi il più a lungo possibile e per questo premia chi ci riesce meglio.

Come? Ovviamente mettendo i loro video tra i primi risultati di ricerca.

Engagement

È una metrica che ritroviamo praticamente su qualsiasi social e include tutte le reazioni degli utenti, ossia like, commenti e condivisioni.

Esattamente come succede su Instagram o Facebook l’interazione con la community è fondamentale. Sta al creator mantenere vivo e vitale il rapporto con chi lo segue e quindi mantenere vivo il canale.

Click Through Rate

Con questa metrica si indica la percentuale di click in rapporto alle impression. In parole povere, quante persone cliccano su un video dopo averlo trovato tra i risultati di ricerca.

E scegliendo un buon titolo e la miniatura giusta si hanno più possibilità di essere notati in mezzo a tutti gli altri.

Attenzione, questo non vuol dire che dovete fare clickbaiting!

Capiamo che la tentazione di scrivere “QU1 P0PP3” è forte ma vi assicuriamo che non funziona. 

Numero di iscritti e autorevolezza del canale

Anche questo indicatore è abbastanza intuitivo. In teoria un canale con tanti iscritti pubblica contenuti validi ed interessanti.
Purtroppo per voi questi risultati non si ottengono in un giorno, ma ci vogliono costanza e impegno.

Freschezza

Youtube tende a favorire i contenuti pubblicati nelle 24 ore precedenti.
Non affannatevi, però, a creare un video al giorno; la qualità sarà sempre più importante della quantità.

Youtube for Business

Se avete letto fin qui, molte buone pratiche per sfruttare al meglio Youtube le avrete già capite. Ma vogliamo lasciarvi qualche altro piccolo consiglio.

Ad ogni video la giusta lunghezza
Le statistiche dicono che i video che performano meglio sono sotto i 10 minuti. Che significa per voi? Nulla.

Se state trattando un argomento particolarmente complesso non limitatevi per rientrare in questi tempi. La cosa importante è che il video sia chiaro ed esaustivo per chi lo guarda.

D’altra parte fare video inutilmente lunghi solo per cercare di monetizzare di più è un’utopia. Ricordate che la soglia di attenzione degli utenti è sempre più bassa.

Non improvvisate
Forse voi pensate di essere bravi davanti alla telecamera, ma ricordatevi che skippare un video è davvero facile.
Dovete catturare da subito l’attenzione degli utenti e riuscire a mantenerla per tutto il tempo.

Quindi studiate con cura la progressione del video; se ce n’è bisogno aiutatevi con una scaletta e con i timestamp soprattutto per i video più lunghi.

Ottimizzate al meglio
Avete a disposizione tante opzioni per l’ottimizzazione tecnica seo per Youtube quindi sfruttatele tutte.
Per sapere come fare, rileggete sopra.

Call to Action
Sfruttate i link, non solo nelle descrizioni, ma anche a video per indirizzare chi guarda verso il passo successivo nel customer journey.

Abbiate pazienza
Con i competitor in costante aumento costruire un canale autorevole e redditizio è sempre più difficile. Se non potete investire grossi budget meglio armarvi di pazienza.
Se avete fatto un buon lavoro strategico i risultati arriveranno.

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