Nel report “Hype Cycle for Digital Advertising, 2022” Gartner analizza i marketing trend che prenderanno piede nei prossimi anni.
Parliamo di tecnologie emergenti, ancora in via di sviluppo, che daranno i loro frutti solo tra un decennio.
Cose come l’AI per il riconoscimento delle emozioni, l’automazione della user experience (influence engineering) e le data clean room.
Sistemi altamente tecnologici che, molto probabilmente, saranno sviluppate da grandi compagnie per grandi compagnie.
Una piccola o media azienda difficilmente si preoccuperà di creare strumenti di questo tipo e, se li userà, ne farà un uso limitato.
Visto che nel nostro blog facciamo una divulgazione rivolta ai piccoli imprenditori non parleremo di queste, pur interessanti, tecnologie. Presenteremo quelle già completamente sviluppate, alla portata di chi ha attività più “piccole” e che daranno ottimi risultati in un orizzonte temporale di 2/5 anni.
I marketing trend secondo Gartner
In questo grafico vengono identificati molti strumenti di digital marketing, ognuno posizionato in base allo stadio di maturità e all’hype generata dallo stesso.
Quelli che si trovano nella parte più alta della curva sono quelli sui quali c’è maggiore attesa ma non è detto che siano anche già pronti ad essere effettivamente usati. Ad esempio l’AI per il riconoscimento delle emozioni, pur al top dell’attenzione, è una tecnologia in fase di sviluppo a cui pochissime aziende hanno accesso.
Al contrario strumenti come gli shoppable media, nel punto più basso della curva, sono maturi e pronti ad essere usati fin da oggi da qualsiasi impresa, piccola o grande.
E proprio tra queste tecnologie già pronte all’uso abbiamo selezionato quelle che secondo noi sono più interessanti.
Gli NFT
Sono sulla bocca di tutti ma pochi sanno effettivamente di cosa si tratta e soprattutto come usarli per il digital marketing.
Cos’è un NFT?
- È un contenuto digitale in edizione limitata
- La sua provenienza, la proprietà e la vendita di un NFT sono certificate da tecnologia blockchain
- Può essere una foto, un’illustrazione, un video, un audio, un testo etc
- L’ NFT è un’opera d’ingegno che chiunque, un brand, un’azienda, un artista può ideare
Negli ultimi due anni l’interesse verso gli NFT è cresciuto costantemente, anche grazie alla maggiore diffusione di tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale.
“Luoghi” come il Metaverso e piattaforme come TikTok hanno dato ulteriore impulso all’adozione degli NFT, soprattutto tra i più giovani (dai Millennials in giù).
I costi di produzione di un NFT sono ormai più che accessibili, anche per una piccola azienda.
L’attenzione ora è al culmine e, tra pochissimi anni, gli NFT saranno pane quotidiano nel mondo digitale.
Quindi l’unica domanda che si deve fare un imprenditore è se e come sfruttare questo marketing trend.
È una questione di semplice opportunità.
Per prima cosa bisogna osservare il target di riferimento e chiedersi se può essere attratto da un simile prodotto.
Oltre questo è necessario che sia molto fidelizzato, tanto da decidere di acquistare un prodotto immateriale fortemente legato al brand.
Secondariamente bisogna domandarsi se l’azienda è in grado di dematerializzare i suoi prodotti/servizi e renderli NFT.
Ad esempio per un business basato sulla rivendita di brand terzi potrebbe essere difficile realizzare un simile progetto.
Ma l’NFT è molto più flessibile di quanto si pensi.
Non fatichiamo ad immaginare un ristorante 3 stelle Michelin che offre piatti NFT nel menù.
Ma lo stesso discorso potrebbe valere per un’attività di quartiere meno famosa ma con una clientela molto affezionata.
Il marketing trend dei contenuti generati da AI
L’uso delle AI nel campo del digital marketing è un territorio vastissimo e al momento ancora inesplorato per la maggior parte.
- Ci sono algoritmi che creano volti così realistici da sembrare quelli di persone vere
- Abbiamo influencer virtuali da milioni di follower
- Ed esistono intelligenze artificiali in grado di comporre musica e testi
In particolare questi ultimi algoritmi vengono utilizzati già oggi per scrivere articoli e testi “commerciali”, come ad esempio quelli che popolano i blog di molti siti web.
Nel campo della SEO questi strumenti sono relativamente nuovi e ancora in fase di test ma stanno dando buoni risultati.
A nostro avviso non sono ancora in grado di sostituire del tutto il lavoro di un copywriter esperto o di uno specialista SEO ma possono aiutare a velocizzare alcune attività.
Se avete bisogno di produrre una grande quantità di testi, questi tool sono molto validi. Generalmente le AI creano contenuti tecnicamente ineccepibili dal punto di vista della SEO tecnica (tutti i titoli e le keyword al posto giusto).
Ma se puntate alla qualità e il vostro focus è il lettore piuttosto che il crawler di Google, questi strumenti si rivelano meno performanti.
Insomma, c’è ancora tanta strada da fare!
Il campo delle AI è uno dei più interessanti e su cui si lavora di più. Sicuramente in futuro le intelligenze artificiali riusciranno a produrre media sempre migliori, differenziati e contestualizzati.
Magari tra 10 anni ci saranno social media manager virtuali, capaci di creare piani editoriali, di fare real time marketing o di rispondere in modo personalizzato ai commenti degli utenti.
Il marketing trend degli shoppable media
Forse vi starete chiedendo come fa ad essere un nuovo trend qualcosa che già usate da tempo.
La risposta è semplice: l’uso degli shoppable media non è così diffuso come pensate, soprattutto nel nostro paese.
Inoltre pochissime aziende usano questi strumenti al massimo delle loro potenzialità.
Spesso si limitano a taggare i prodotti nei loro post social mandando gli utenti a finalizzare l’acquisto sui loro siti ecommerce. Praticamente questo è il livello base del social commerce.
In tutto questo giro, non hanno idea di quanti imprevisti possano mettersi in mezzo e far perdere la vendita!
Utilizzare a pieno gli strumenti che sono già disponibili sulle principali piattaforme social significa passare al livello successivo.
Gli utenti stessi di Instagram, TikTok etc dichiarano che preferirebbero non lasciare mai la piattaforma e acquistare direttamente in app.
Ma ormai la tecnologia va molto oltre.
In Cina aziende di ogni tipo guadagnano milioni grazie al Live Streaming Shopping, una pratica che si sta diffondendo anche in occidente. Grazie soprattutto a startup specializzate e a brand pionieri.
Non c’è bisogno di grossi investimenti ne di strumenti particolari ma solo della volontà, da parte delle aziende e dei consumatori, di adottare questo nuovo paradigma.
Account based marketing
Di solito questa dicitura indica una serie di tattiche applicabili nel B2B, che permettono di intercettare e convertire clienti di alto valore.
La chiave di strategie come questa è una profilazione accuratissima del cliente cui segue lo sviluppo di esperienze di acquisto personalizzate per i clienti più alto spendenti.
Naturalmente per fare tutto ciò non si può usare carta e penna (e nemmeno un foglio excel) ma è necessario utilizzare piattaforme specializzate ed automatizzate per la gestione di tutti i rapporti con la clientela.
Non lo negheremo… sono strumenti costosi che generalmente vengono usati da grandi aziende che lavorano principalmente nel B2B.
Quindi tutte quelle piccole/medie imprese, di cui l’Italia è piena, per le quali il B2B rappresenta la parte minore del business, devono rinunciare a questi strumenti?
Secondo noi no, a patto che estendano la logica di base dell’account based marketing anche ai clienti B2C.
Questo vuol dire mettere in campo una serie di sistemi per profilare tutti i clienti allo stesso modo. Facendoli iscrivere alla newsletter, invitandoli a creare un loro account sul sito, lanciando programmi di fidelizzazione mirati.
L’obiettivo è ottenere il maggior numero di informazioni da “dare in pasto” agli strumenti automatici.
Per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno che ci sia un cambio di mentalità da entrambe le parti:
- Le aziende devono implementare questi sistemi di analisi, sempre nel rispetto della privacy
- I consumatori devono capire che fornire alcuni dati può migliorare le loro esperienze d’acquisto
I marketing trend di cui abbiamo parlato in questo articolo potrebbero sembrare inattuabili ma sono reali e dietro l’angolo.
Molte di queste tecnologie sono già accessibili e presto diventeranno di uso comune.
Tradotto… i vostri clienti le pretenderanno!
Se prima di leggere il nostro articolo pensavate che non facessero al caso vostro, speriamo che abbiate cambiato idea.
Siete ancora in tempo per cavalcare l’onda, invece di essere travolti.
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